E’ stato presentato il 25 febbraio scorso dalla Commissione Europea il nuovo Digital Economy and Society Index, lo strumento presentato per misurare l’impatto del digitale nella società e nell’economia dei paesi membri dell’Unione (33 indicatori racchiusi in 5 macrocategorie: connettività, competenze digitali, attività online, integrazione delle tecnologie digitali, digitalizzazione dei pubblici servizi).
Nello specifico l’Italia sconta ancora un forte ritardo, e finisce per per essere 25esima sui 28 Paesi dell’Unione. Peggio dell’Italia fanno solo Grecia, Bulgaria, Romania. Il basso punteggio italiano è dovuto soprattutto dalla scarsa qualità della connettività e diffusione dell’utilizzo di internet.
Il Digital Economy and Society Index registra però nel 2014 qualche miglioramento sui servizi cloud e sulla disponibilità degli open data. I due nuovi piani nazionali Banda Ultralarga e Crescita Digitale vogliono proprio rappresentare una risposta unitaria per ridurre il gap con gli altri stati membri e avviare la trasformazione digitale del paese.