Abbiamo letto l’interessantissimo “Tablet a scuola: come cambia la didattica” di Carlo Mazzucchelli ideatore, fra l’altro, di Solo Tablet. Il volume, quarto della collana TechnoVisions, è completamente dedicato al tema della didattica in una scuola che cambia, ovvero che stenta a cambiare.
Il tema del terzo e-book di Carlo Mazzucchelli per la collana TechnoVisions non è casuale. L’impiego della tecnologia a scuola non è più solo un obiettivo ma un imperativo e una necessità, per una società italiana che vuole crescere al passo con i tempi e innovando. L’arrivo del tablet e delle nuove tecnologie digitali ha mutato lo scenario e i contesti della didattica scolastica evidenziando ancor più l’urgenza di cambiamento della scuola italiana. L’introduzione delle nuove tecnologie mobili può facilitare il superamento del ‘digital divide’ italiano rispetto ad altri paesi europei…
L’autore ammonisce da subito, nell’introduzione al testo, sul presunto dominio assoluto delle tecnologie sulla didattica: ‘Per quanto sia importante la tecnologia non agisce in perfetto isolamento. Fa parte di un sistema complesso di tipo adattativo nel quale vanno tenuti presenti tutti i fattori e gli elementi che lo caratterizzano e le loro implicazioni e interrelazioni. Per realizzare il cambiamento attraverso la tecnologia è necessario prestare attenzione ad altro, a esempio alle forme della didattica e all’esperienza di apprendimento dello studente.’
Dunque la tecnologia è funzionale alla didattica e serve a far funzionare e a rendere più efficienti i processi amministrativi e gestionali della scuola come istituzione e organizzazione. Permette di far comunicare i diversi attori della scuola tra loro, di collaborare e interagire meglio.
L’introduzione delle nuove tecnologie mobili può facilitare il superamento del ‘digital divide’ italiano rispetto ad altri paesi europei, introduce nuove metodologie e tecniche innovative per la formazione in classe, fornisce agli studenti nuovi e potenti strumenti di apprendimento e può contribuire al rilancio della nostra scuola. Tutto ciò, unito al potere dei Social Media determina quello che viene definito ‘apprendimento informale’: L’apprendimento informale che avviene attraverso i social media, le nuove tecnologie 2.0 e i dispositivi mobili produce benefici reali per l’individuo e per l’organizzazione sociale nella quale esso opera, vive e lavora.L’apprendimento informale è particolarmente importante per le organizzazioni che da anni condividono ruolo e importanza delle comunità di pratica e delle “knowledge communities” nel creare culture condivise e processi di apprendimento sociali utili sia a livello individuale che aziendale. (tratto dal cap.9)
In estrema sintesi, un testo che contribuisce al dibattito in corso sulla nuova scuola e sui paradigmi educazionali emergenti. Un riferimento per quegli insegnanti che non vogliono rimanere indietro e per quei genitori che stentano a comprendere cosa sta succedendo ai loro figli quando studiano con i nuovi strumenti.
Indice del libro
Premessa
Tecnologia e didattica per una scuola digitale interattiva e sociale
- Una rivoluzione nella didattica
- Nuovi contesti didattici: reale/virtuale, aula fisica/online.
- La situazione Italiana
Le nuove generazioni digitali
Generazione touch e apprendimento. Grazie mille Tablet!
L’apprendimento è diventato Mobile
- Le criticità dell’apprendimento Mobile
Tablet, Social Media e apprendimento informale
- Pervasività di social media e dispositivi mobili
- Apprendimento informale
- Social Media
- Apprendimento informale nella vita reale e online
- Problematiche aperte e criticità
- Alcune considerazioni finali
La complessità dell’insegnare in tempi tecnologici e di cambiamento.
- Il computer non sostituirà l’insegnante
- Tecnologie digitali e didattica.
Le domande da porsi prima di adottare il tablet a scuola
Il tablet richiede la riconfigurazione dell’aula
- L’uso del tablet in classe rende la cattedra obsoleta.
Il ruolo delle APP educazionali e didattiche
Conclusioni: alcune considerazioni finali
Referenze e bibliografia