Con un tweet pubblicato ieri a ora di pranzo, il premier Enrico Letta ha annunciato la decisione di convocare a Palazzo Chigi Francesco Caio per affidargli il ruolo, da tanti invocato, di operare da supervisore e referente per l’attuazione dell’Agenda digitale.
Ho chiesto a Francesco #Caio di essere a #PalazzoChigi Mister #Agendadigitale del governo. Missione alla quale voglio dare massimo impulso.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) June 13, 2013
Una decisione, questa, che risponde alla richiesta, sempre più pressante da parte di politi e addetti ai lavori, di individuare una figura unica che si facesse carico, in prima persona, della gestione della complessa vicenda dell’Agenda digitale, risolvendo i problemi di attribuzione di responsabilità e snellendo i complessi rapporti che in questi ultimi mesi hanno visto convivere Ministri, ministeri e Agenzia, con il risultato, purtroppo ampiamente prevedibile, di un generale rallentamento dell’attuazione del Decreto Crescita 2.0.
La scelta del premier, dunque, è ricaduta su Francesco Caio, al momento AD di Avio con un passato da amministratore delegato anche in Omnitel e Indesit. Una decisione che precede il Cdm di oggi (che dovrebbe sbloccare lo statuto dell’Agenzia per l’Italia digitale, ancora in stallo dopo il reinvio alla Corte dei Conti dello Statuto) e che segue di un giorno la diffusione dei dati dell’European Digital Agenda Scoreboard, annuale rilevazione sullo stato d’attuazione dell’agenda digitale europea, che mostra uno scenario ancora difficile per il nostro paese su diversi fronti su cui è necessario intervenire con urgenza.
Immediata la reazione alla nomina di Caio sui social network, dove ci si interroga già su come si svilupperanno realmente i rapporti tra il nuovo Mister Agenda Digitale, l’Agenzia e il Governo. Ovviamente, Pionero seguirà la querelle in diretta, con approfondimenti e speciali dedicati.