Il 20 marzo 2013, per la prima volta in assoluto il ministro Profumo annuncia la sottoscrizione di un decreto tramite twitter. Stiamo parlando del decreto di aggiornamento dei requisiti di accessibilita’ per i siti Web, un documento atteso da circa due anni che pone il nostro paese all’avanguardia rispetto agli altri paesi europei ed extra-europei. Va chiarito che alla data odierna il decreto non è ancora in vigore in quanto necessita del passaggio alla Corte dei Conti con successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Le P.A. potranno quindi applicare le regole tecniche previste dallo standard internazionale W3C WCAG 2.0 (ISO/IEC 3005:2012), meno stringenti sotto l’aspetto della conformita’ del codice e ottimizzate per l’operatività delle tecnologie legate alle applicazioni Web di nuova generazione (ajax, ecc.), nonché all’accessibilità dei documenti.
Le novita’ pero’ sono legate anche alla combinazione tra questo decreto e il decreto crescita 2.0: grazie a quest’ultimo, difatti, l’ambito di applicazione dell’accessibilità viene esteso anche
[…] a tutti i soggetti che usufruiscono di contributi pubblici o agevolazioni per l’erogazione dei propri servizi tramite sistemi informativi o internet.
Con le modifiche apportate dal decreto crescita 2.0, tematiche come l’accessibilita’ dei documenti pubblicati all’albo pretorio, delle applicazioni Web, ecc. non potranno essere più considerate come “zone franche”, ovvero zone d’ombra dove non applicare la legge 4/2004.
6-bis. All’articolo 32, comma 1, della legge 18 giugno 2009, n. 69, sono aggiunti, in fine, i seguenti periodi: “La pubblicazione e’ effettuata nel rispetto dei principi di eguaglianza e di non discriminazione, applicando i requisiti tecnici di accessibilita’ di cui all’articolo 11 della legge 9 gennaio 2004, n. 4. La mancata pubblicazione nei termini di cui al periodo precedente e’ altresi’ rilevante ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili.”
Sono state inserite inoltre delle scadenze e delle attività di monitoraggio da parte degli utenti.
Entro il 31 marzo di ogni anno le P.A. devono pubblicare nel proprio sito web gli obiettivi di accessibilita’ per l’anno corrente (la mancata pubblicazione è rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance individuale dei dirigenti responsabili).
Gli interessati che rilevino inadempienze in ordine all’accessibilita’ dei servizi erogati dai soggetti di cui all’articolo 3, comma 1, della legge 9 gennaio 2004, n. 4, ne fanno formale segnalazione, anche in via telematica, all’Agenzia per l’Italia digitale. Qualora l’Agenzia ritenga la segnalazione fondata, richiede l’adeguamento dei servizi assegnando un termine non superiore a 90 giorni.
Ma tecnicamente, quali sono le novità? Ne parleremo in un articolo dedicato nelle prossime settimane. Intanto delle anticipazioni verranno date martedì 26 marzo 2013 a partire dalle ore 15.00 in un hangout google in cui partecipero’ come co-autore della specifica WCAG 2.0 (e partecipante al gruppo di lavoro che ha sviluppato i requisiti) assieme all’amico Oreste Signore, responsabile dell’Ufficio Italiano del W3C. La diretta sara’ disponibile nel canale youtube di IWA ITALY.